mercoledì 9 settembre 2009

Glenrowan e Bendigo

Abbiamo aggiornato il 16+17 giorno, quello che è stato perso nell'oblio dell'internet.
Enjoy!


PS: dopo un mese, ci si rende ancora più conto della meraviglia che abbiamo vissuto.. Sig, sob.

sabato 22 agosto 2009

Il 32° giorno: Singapore - Abu Dhabi - Milano

18 agosto 2009
NOTE DI ELENA: Avendo uno stop di 9 ore ad Abu Dhabi, decidiamo di passarlo alla lounge dell'aeroporto. 6 ore in due persone = 55 euro. Buffet e open bar. Stica. Dormiamo su divani, accampati come beduini nel deserto, con l'ario condizionata a 18 gradi, imbacuccati in varie coperte probabilmente piene di germi altrui. Però almeno dormiamo un po', tranquilli. E poi facciamo una colazione abbondante, per ripagarci di questa spesa imprevista.

Comunque, trovarsi una festa a sorpresa in giardino, con gli amici e i parenti stretti, e tanta birra, e risotto col tastasal.. non ha prezzo!


Questa è casa:

Un tramonto italiano:

Home sweet Home:

martedì 18 agosto 2009

Il 31° giorno: Brisbane - Singapore

17 agosto 2009

NOTE DI ELENA: Salutiamo i nostri carissimi amici, e dopo la colazione partiamo per l'aeroporto. Il check in è lentissimo, controllano accuratamente anche il peso dei bagagli a mano. Al duty free facciamo spesa di alcolici e sigarette per la mamma, e c'è in promozione un Nokia a 50 box. Ebbiba!!! Quindi ecco il telefono nuovo. Quando arriviamo in cassa però, non so perchè, non lo battono... Forse era in promozione con 50 dolla di spesa!!! Ok, è un telefono di merda con i pixel grandi quanto lo schermo, ma è aggratis!!!

In volo verso Singapore, mi sparo The boat that rocked (figata) e Colpo d'occhio (chemmerda!!!). Bambino insopportabile che piange per il 90% del volo. Maremma imputridita.

Il 30° giorno: Brisbane

16 agosto 2009
Ben e Delyse!!!Manu e l'emu (mezzogiorno di fuoco):
Un wombat che dorme beato XD :
Passeggiata mattutina a Brisbane:


NOTE DI ELENA: Iniziamo la giornata presto, con una passeggiata di quasi un'ora lungo il Brisbane River. Il tempo è splendido, la passeggiata è deliziosa. Torniamo e Ben ci prepara uova e pancetta... YAHOO!!! Quinddi ci dirigiamo al Lone Pine Koala Sanctuary, dove finalmente vediamo dei wombat... Uno dorme in maniera davvero assurda!!! CI sono una marea di koala, di cui la metà sveglissimi. Li vediamo mangiare, correre, scalare, arrampicarsi. Ce ne sono un paio con i cuccioli, vediamo una zampina uscire sonnacchiosa dal marsupio della mamma. Poi emu, casovari, dingo, canguri, wallaby, diavoletti della Tasmania, pappagalli e uccelli vari, animali della fattoria. Vediamo anche all'opera dei cani pastore, che raggruppano le pecorelle a piacimento del padrone. Giretto in un centro commerciale per prendere qualche ultimo regalo, e quindi ci facciamo lasciare in centro per fare un giretto da soli. Brisbane assomiglia davvero a Sydney proprio per il fatto che è totalmente a misura d'uomo.
Ultima cena in un pub, dove il Manu si spara l'ultima bistecca gigante. Alle 9 siamo di nuovo a casa, stasera non si fa tardi! XD
Un po' di tristezza è d'obbligo, ma "home sweet home". Arriviamo!!!!

Il 29° giorno: Brisbane

15 agosto 2009
Manu dopo la corsa con Delyse:


Fuori da casa di Ben e Del:
Evermore:

NOTE DI MANUELE: Ieri sera dopo un paio di vini rossi di quelli buoni, preso dall'entusiasmo, ho detto a Delyse: "Hey vengo a correre con te domani mattina". Pieno di buonissimo propositi, con un mese di vacanza che ha notevolmente appesantito il mio fisico, eccomi pronto alle otto di mattina per una mezz'ora di corsa con la nostra amica.
Cominciamo e subito scopro che in realtà lei si sta allenando per una maratona di 21 km, che va a correre per un 5-6 o 10 km TUTTE le mattine. Tengo bene i primi 5 minuti. Poi gli organi interni cominciano a farmi male, le gambe le sento di legno, macchè legno, sono di acciaio, pesantissimi. Provo a farla chiacchierare un po' per rallentare la sua andatura da maratoneta. Niente da fare, lei parla e corre, e corre, e corre, e corre. Andiamo su e giù per Brisbane e comincio a perdere la vista e la capacità di ragionare. Dopo 6 km rientriamo alla sua casa. Lei tranquilla, appena sudata, freschetta. Io, un cadavere puzzolente indietro una 20ina di metri, arrancante e con le pulsazioni a 2000. Ho perso il colore rosso della faccia solo dopo 3 ore. Tra le varie cose fatte in questa vacanza, questa è stata la più pericolosa.
NOTE DI ELENA: Avete presente il paese dei balocchi? Ecco, noi ci siamo stati. EKKA. E' un misto fra una sagra, una fiera e un mercato. Grande come l'intera Villafranca. Un intero padiglione per mucche e pecore, un altro per pappagalli, piccioni, galli e galline, uno per cavalli e cani+gatti, un'intera area per il cibo, un'altra con il luna park, un padiglione gigante per le showbag (Chiari!!! Ci andresti pazza!!! Praticamente per una manciata di dolla ti danno un sacchetto con dentro un sacco di caramelle, o gadget, o entrambi, Hello Kitty, Spongebob, etc etc etc.. Noi eravamo a secco di contanti... :/ ). Insomma, il paradiso. Vediamo anche una sfilata di moda, e i risultati di una gara di tipo.. mmm.. cioè.... c'era quella di fotografia, quella dei dipinti, quella delle torte, quella delle torte matrimoniali, dei maglioni di lana, dei piatti decorati, etc etc etc. Alcune cose davvero oscene, altre bellissime. Abbiamo mangiato una pizza, dopo un assaggio di vino, e abbiamo scoperto -ma perchè nessuno ce l'ha mai detto?!?!?!?- che la pizza con i PEPPERONI è con il salamino piccante!!! Cioè, pepperoni=salamino piccante. I veri peperoni li chiamano in un altro modo. Ora la mia vita non è più la stessa..
Torniamo a casina, Ben va a giocare a calcio e noi ci concediamo un po' di relax. Ah, le cose non sono venute del tutto pulite dal vino rosso. Dio benedica la Coloreria. Avremo un sacco di nuove magliette nere a breve.
Comunque, la sera torniamo di nuovo a questa EKKA, per vedere il gruppo nuovozelandeseemo EVERMORE.
NOTE MANUELE: Ci godiamo questo concerto su delle piccole tribune. Loro sono dei ragazzi gggiovani, con delle quindicenni che stridono sotto il palco. Bravi, un po' Emo, ma non troppo, un po' Alternative Rock, alcuni passaggi mi hanno ricordato i Muse, altri i Porcupine Tree. Il cantante è però troppo biondo.
Per bere una birra in questo posto devi entrare in una zona chiusa e finchè non la finisci devi rimanere segregato in questa gabbia. Ben mi dice che qui la gente se beve è per ubriacarsi, non per il piacere del gotto. Mah.
Dopo il concerto rientriamo un po' nel loro flat a ciacolare delle differenze tra Loro e Noi. Ha.
Comunque ho ancora le gambe distrutte da stamattina.

CONSIDERAZIONI DI ELENA:
- Con quasti ginz skinny gli uomini sembrano proprio Robin Hood eh. Che si rendano conto di essere in calzamaglia?

sabato 15 agosto 2009

Il 28° giorno: Fraser Island, Brisbane

14 agosto 2009
4x4 in spiaggia foresta pluviale
lake wabby


dingo

NOTE DI ELENA: Ritrovo alle 730, veloce colazione e via all'avventura! Cominciamo con un bel po' di spiagge, e arriviamo al relitto della Moheno, una nave affondata dopo un ciclone e bla bla bla. Ora è un ammasso di ferrovecchio, popolato di granchi, un simpatico souvenier insomma. Dopo questo, ci aspetta una camminata verso l'entroterra di circa 45 minuti, ed eccoci al lago Wabby, circondato ovunque da foresta eccetto un lato, dove dune di sabbia chiarissima discendono ad esso. L'acqua diventa profonda nel giro di pochissimi metri, ma non basta... Infatti solo lo scorso anno qui si sono rotti il collo ben tre persone, tuffandosi dalla riva. Idioti. Incrociamo una goanna (iguanozza), lunga quasi un metro, e nel lago troviamo nuotare indisturbati un sacco di pesci gatto, e anche quei pesciolini che ti mangiano la pelle morta dei piedi. Da me non sono venuti, e la cosa mi da da pensare...
Torniamo, veloce pranzo in riva alla spiaggia, mentre il nostro rasta-man si fa un'onda di surf, e via di nuovo. E qui, che sorpresa!!! Mentre stiamo viaggiando lungo la spiaggia, troviamo una dingo sdraiata sul bagnasciuga, che si prende tranquilla le ondate.... Probabilmente aveva caldo, ma è stato uno spettacolo incredibile. Quindi ha girato intorno alla nostra macchina, probabilmente si aspettava del cibo (multe salatissime se lo si fa!!) e quindi se nè andata, con una corsa tranquilla che mi ha lasciato un non so che di selvaggio e di libertà. Comunque no, non ci siamo messi spalla a spalla e non abbiamo chiamato aiuto.
Attraversiamo l'isola per dirigerci al nostro traghetto, e voilà, no che vicinissimo alla spiaggia sta nuotando un gruppo di delfini?!?
Torniamo a Rainbow Beach, il tempo di un caffè, e poi si rotta verso Brisbane. Non contenta della giornata, avvisto anche un Kookaburra. Lè.
Brisbane è una città gigante, quasi 2 milioni di abitanti, e un migliaio che vi si traferiscono OGNI SETTIMANA. Alla faccia. D'altra parte, il clima qui (che è inverno) è fantastico.
Salutiamo il nostro rasta-man, mentre i coreani stanno ancora facendo foto O_O, e ci dirigiamo all'uscita, dove dopo poco arrivano Delyse e Ben!! Ci portano subito a casa loro (quella in affitto, tra poco si trasferiranno in una nuova casa tutta loro a mezz'oretta dal centro). La casa è davvero bella, colorata e arredata con gusto. E qui parte la cosa strana, cioè, non so dire se è strana, ma se stai con due persone di cui una non la vedi da anni e l'altro nemmeno conosci, ti aspetti dei momenti di silenzio o di imbarazzo. Invece niente, è stato tutto un chiacchiericcio da quando siamo arrivati a quando siamo andati a nanna (FINALMENTE ABBIAMO FATTO TARDI -per gli standard australiani, inteso). Delyse è farmacista, mentre Ben è un ricercatore per il cancro -mica cazzi!!!- Devo dire che lui sembra un persona splendida. Sarà che è neozelandese, e abbiamo questo nuovo amore per questa magnifica terra! Tra l'altro ha un sacco di bei cd e apre birra e vino a più non posso. Yeah! Ci portano a mangiare in un ristorante qui vicino, un ristorante tipo giappo-fusion, dove mangiamo benissimo. Finiamo la serata a casa, e Manu e Delyse si mettono d'accordo per andare a correre la mattina dopo. Argh!!! Io dormo, ovvio.
MANUELE: E oggi abbandoniamo l'Australia selvaggia, quella con i cieli immensi, con le grandi distanze, con gli animali strani.. mancano due giorni alla fine del viaggio. E' vero, siamo fisicamente anche stanchi, un mese cosi' e' bellissimo ma anche faticoso. Ma le considerazioni nei prossimi giorni! Ora ci godiamo Brisbane e l'ospitalita' dei nostri amici australiani!!

Il 27° giorno: Noosa Head - Fraser Island

13 agosto 2009
Fuoristrada: Lake Mckanzie:









Tramonto su Fraser Island:










NOTE DI MANUELE: E ora finalmente serviti e riveriti!! Due giorni di tour a Frasen Island. Piccola anticipazione: quest'isola a nord di Brisbane è la più grande isola di sabbia del mondo. Lunga 128 km e larga una 40ina. Un posto un po' difficile da raggiungere se non attraverso un tour organizzato. Rimanete con noi e vi spiegheremo il perchè!
Aspettiamo il pulmino che ci deve portare in giro e invece arriva un tipo con dei dred giganti. Carica le valigie su un fuoristrada/furgone e partiamo per l'avventura. Assieme a noi, seduti dietro nel vano furgone ci sono due inglesi, una francese, tre coreani e due singaporiani. Noi ci sediamo davanti con il butel che ci farà da guida in questi due giorni.
Si parte! Prima di arrivare all'isola c'è un tratto di spiaggia da percorrere con il 4x4 sulla sabbia. Beh, spettacolare. 40 (quaranta!!) km ad evitare le onde e a sfrecciare sul bagnasciuga ai 90 all'ora. Ci siamo fermati solo un attimo per vedere delle rocce rosse, una specie di piccolo canyon. Dopo il tratto di spiaggia ecco che con il nostro fuoristrada ci fiondiamo nella foresta pluviale. Il percorso è spettacolare e i butei sono tutti simpatici. Il nostro rasta-man ci spiega un sacco di cose mentre fa i numeri per non affondare con la Jeep. Mi ha dato la stessa sensazione del viaggiare in macchina sulla neve fresca. Pausa pranzo a Rainbow Beach. Posto per surfisti eh!
Arriviamo poi al traghetto che ci porta a Frasen Island. Qui altri 40 km di spiaggia. La spiaggia di quest'isola è lunga più di 120 km... non si riesce nemmeno ad immaginarlo. Il mare è bellissimo e ci sono delle onde fantastiche. C'è solo un piccolo problema: gli squali. Qui niente bagno signori.
Ma il bello di questo posto è che nell'entroterra ci sono più di 60 laghetti in cui si può fare il bagno. Sono laghi di acqua piovana, quindi non salata, popolati da tartarughe d'acqua dolce. Ci fermiamo al Lake McKanzie, uno dei più grossi. Qui la spiaggia è bianchissime e l'acqua è assolutamente trasparente. Nonostante sia abbastanza fredda non si poteva non nuotarci dentro. Signori, questo è il paradiso!
Ripartiamo per una passeggiata nella foresta pluviale, con la nostra guida che ci spiega il perchè e il percome delle piante e degli animali.
Rientriamo prima del tramonto al resort sulla spiaggia. Il tour prevedeva o l'alloggio in camping (più economico) e quello appunto nel resort. Abbiamo scelto l'ultimo e si, ne siamo contenti. Anche perchè fuori tira un vento mica da scherzi!
Dopo una passeggiata in spiaggia (con colori bellissimi eh) e una doccia andiamo all'unico ristorante del posto. E' una specie di mensa e quindi mangiamo un po' così così a buffet (e mi è terribilmente tornata alla mente la mensa Mondadori..).
Qui la serata decisamente non offre molte possibilità anche se dai cori che arrivano dal Beach Bar sembra che i ragazzi inglesi si stiano divertendo parecchio.

CONSIDERAZIONI DI MANUELE
- Ho visto un sacco di spiagge incontaminate. E per incontaminate dico incontaminate. E nessuna col classico chioschetto delle birre o dei gelati all'italiana. Quasi quasi torno qui e apro una catena di chioschi. Mi pare indispensabile per l'economia dell'Australia.
- Nella foresta abbiamo visto diverse tane di un ragnetto che vive solo qui a Frasen Island. Questa bestiolina ha la simpatica caratteristica di avere una puntura che ti uccide in dieci minuti. Secco. Arresto cardiaco. Per fortuna sono animali notturni e a meno di passeggiare nella giungla di notte o di infilare un ditino nella tana puoi andare tranquillo.
- L'isola è popolata da branchi di Dingo e ci sono un sacco di segnalazioni di pericolo. Un segnale dice che se si trovano dei dingo bisogna mettersi spalla contro spalla con qualcun altro e chiamare aiuto. Wow. Comunque fino ad ora non ne abbiamo visti di questi bei cagnetti. Se ne troviamo uno lo portiamo a Medea che ci gioca un po' insieme.