sabato 8 agosto 2009

Il 18° giorno: Bendigo - Melbourne - Sydney - Uluru

04 agosto 2009
Le Olgas:


Uluru:


Sound of Silence dinner:

Come vedevamo Uluru dopo qualche bicchiere di champagne

Il deserto:


NOTE DI ELENA: Sveglia alle h. 3 di notte per prendere la Freeway e dirigersi verso l'aeroporto. In cento chilometri abbiamo incrociato due camion, un furgoncino e una macchina... e nessun'area di servizio.

Riconsegnamo la nostra macchina (ovviamente manchiamo la corsia giusta quindi torniamo in freeway e rifacciamo il giro). La Qantas non controlla nemmeno i passaporti, passi il tuo biglietto cartaceo nelle postazioni self service che ci sono in giro e ti sputa fuori i biglietti. E hai anche la possibilità di anticipare il volo. Noi, che siamo arrivati presto perchè siamo personcine responsabili, decidiamo di prendere il primo volo (comunque la coincidenza Sydney-Uluru rimane invariata), giusto per fare i fighi. Quindi ora sia qui a grattarci la pancia, in mezzo a un nugulo di italiani che manco in piazza Bra.

NOTE DI MANUELE: arriviamo a Sydney e attendiamo la coincidenza con Ayers Rock. Il volo sarà per me indimenticabile, ero seduto vicino ad una francese che ad ogni leggera scossetta o turbolenza aveva attacchi di panico, e sempre con il sacchetto per il vomito a portata di mano. Fantastico, mi ha anche stritolato un braccio per aggrapparsi a qualcosa per calmarsi.

Comunque arriviamo ad Ayers Rock al resort creato apposta per Uluru (tra l'altro l'abbiamo avvistato dall'aereo). Il complesso è esclusivamente turistico, qui non esiste un paese, e ha tutte le comodità possibili, dai 10 ristoranti ai bar, alla piscina, al centro shopping. Insomma ci sentiamo "finalmente" dei veri turisti in un vero villaggio.

C'è caldo, molto caldo ma d'altronde era anche ora che ci fosse.. camminiamo un po' nel deserto e vediamo Uluru e le Olgas. Ora spiego. Uluru è una montagnona che sorge proprio al centro dell'Australia nel bel mezzo del nulla. La sua caratteristica è che cambia colore a seconda della luce del sole, dalle foto non rende ma è veramente impressionante. Ah, è luogo sacro per gli aborigeni e non si può portare via pezzi di Uluru. Altrimenti Uluru sarebbe in tutto il mondo e ad Uluru non ci sarebbe più Uluru. Grosse maledizioni aborigene come cagotto, emorroidi, sangue dal naso e multe dal governo australiano per i trasgressori (Gabry sei avvisata).

Comunque grazie a Chiara e Marco partecipiamo alla "Sound of Silence", una cena nel deserto con Uluru all'orizzonte. La serata diventa veramente bella soprattutto dopo un superaperitivo su una duna dove ci servono Champagne a volontà e stuzzz. Al tavolo per fortuna nessun italiano con noi ma una coppia Neozelandese simpaticissima, degli Olandesi, dei giovani sposi Portoricani/Spagnoli e dei butei da Manchester. Abbiamo mangiato diverse cosette stranette..

E ora il parere dell'Esperto (Marzio ti rubo il posto..)

- Carne di Coccodrillo: non sa affatto di pollo come tutti dicono, è delicata ed è una carne bianca da usare con insalatone. Voto 7

- Carne di Canguro: è parecchio stopacciosa ma non ha un gusto particolarmente selvaggio. Potrebbe assomigliare ad un misto di spezzatino e lesso freddo da qualche giorno. Voto 6,5

- Carne di Barramundi: è un grosso pesce, carne bianca. Sarà ma preferisco le nostre Orate Mediterranee. Voto 5,5

Intanto il sole tramontava e Uluru si spegneva mentre i monti Olgas (a 50 km da li) si illuminavano grazie ad una luna incredibilmente luminosa. Poi, luci spente, arriva un astronomo burlone e ci spiega tutte le stelle che si possono vedere (ehy, ho visto Giove con sette satelliti con il telescopio del butel eh!). Purtroppo la luna è veramente maestosa e piena e "oscura" la via lattea. Comunque una bellissima esperienza.

NOTE DI ELENA: Ecco, doveva succedere, ed è successo. Il primo errore della Manu&Ele Organization. Assolutamente, qui bisogna stare 3 giorni. Sarà anche carissimo, ma qui la terra sembra vibrare di energia, questo luogo infonde spiritualità, e "io canto te". Sicuramente valeva la pena di vedere Uluru da vicino, facendo una delle varie passeggiate che lo circumnavigano. Avrei tolto senza problemi il giorno a Bendigo e quello a Melbourne. Sig! Ma tutto non si può fare, quindi intanto ringraziamo per lo spettacolo. Devo dire che nella posizione in cui eravamo durante la cena, i monti Olgas hanno surclassato in bellezza il famoso monolite. Il sole è calato dietro esse, e i colori del cielo erano incredibili. Sarà anche stata la mezza bottiglia di champagne eh, ma è stata una serata splendida. Io alla Ceasar salad con il coccodrillo do un 8. Unico peccato, ma anche no, è stata questa luna. Ancora non sono riuscita a far vedere la stellata al Manu. Però siamo stati ampiamente ricambiati dalla visione del nostro satellite con il telescopio. Voi non avete idea dello spettacolo. Si vedevano i crateri, i monti, i laghi, il bordo frastagliato. Accecava. Indimenticabile.

Chiara e Marco e Mattia.. GRAZIEEEEEEEEEEE!!!!!

PS: comunque il pullman nel ritorno era pieno di coppie di mezza età pieeeeeni come le merde! XD

0 commenti: