sabato 8 agosto 2009

Il 19° giorno: ULURU - DARWIN

05 agosto 2009
Foto ArtiStiCa (alba ad Uluru):




La spiaggia di Darwin:


NOTE DI ELENA: Beh, visto che la luna fa l'antipatica, facciamo che ci svegliamo presto per vedere le stelle prima, e l'alba dopo. Il tutto dal punto panoramico nel centro del resort. Quindi, sveglia alle 630, che l'alba è prevista alle 720. Peccato che ormai ci sia un po' chiaro, quindi ancora niente stelle. Maremma! Pantesiamo (ah, lo champagne!) fino al punto d'osservazione, con termos di acqua calda, caffè the e biscotti al seguito. E non delude nemmeno l'alba eh! Però, anche sto giro, le Olgas mi affascinano di più.. Ma si sa, sono bastian contrario!

Torniamo a nanna una mezzoretta, mettendoci insieme nello stesso lettino perchè si muore di freddo, e alle 9 partiamo per Darwin. Mi aspetto come minimo un bagnetto al mare prima di sera..

Arrivati. La temperatura è perfettissima, diciamo metà giugno per noi. In 5 minuti troviamo un alloggio all'ostello Malaleuca on Mitchell. Ci spogliamo dai nostri vestiti pesanti e ce ne andiamo subitissimo a tuffarci al mare.. Ooooooh che goduria! Siamo ovviamente senza asciugamano e abbiamo finito la protezione solare, quindi poi ci procuriamo entrambi e ci tuffiamo pure nella piscina dell'ostello. Qui hanno anche i prezzi amici, che al Bene piacerebbero a buso. Birretta sportiva a 4 dolla. Yeah!.

Durante il riposino, scopriamo subito qual è il vero problema di sto posto. Non è la musica a ballettone che entra dalla finestra vista piscina, ma sono lo porte. Le porte con dei maledetti chiudiporta che le fanno sbattere fastidiosissimamente. Ogni colpo è una sveglia.. e siamo vicini ai bagni.

NOTE DI MANUELE: Comunque usciamo per la sera. Darwin non è niente di speciale come città, parlo proprio a livello di bellezza. E' stata completamente ricostruita nel 1974 dopo un uragano che ha spazzato via il 60% degli edifici. Ma il bello è che il posto è molto giovane e multietnico (si contano una sessantina di etnie e addirittura 2 sindaci cinesi). Ci sono un sacco di ragazzi e un sacco di locali. La città è viva!

Prima di cena ape allo Shenanigans, pub irlandese immancabile ma molto molto bello. L'idea iniziale è di mangiare pesce ma i ristoranti sono vicini al porto ed è un po' distante a piedi... poi dopo 20 giorni lontani dall'Italia ci viene voglia di pizza. Ed ecco Emilio, il pizzaiolo romano da 11 anni in Australia. Le pizze sono buone e abbondanti.. pure troppo. Il cameriere era di Mantova e conosceva il Green Volley di Quaderni. Com'è piccolo il mondo.

Un paio di birrette allo Shenanigans dove ho la conferma che la birra irlandese è più buona in Irlanda. Però il gruppo che suonava era proprio in gamba. Cover di Incubus, Faith No More, Nirvana, Red Hot, Maroon5 e altro più commerciale però un po' di live... ci mancava.

0 commenti: